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L’inizio del modello comunicativo-evolutivo si trova
nell'approccio comunicativo elaborato negli anni 70-80 dallo psicoanalista
nordamericano Robert Langs. Langs iniziò a mettere in relazione le sue
interpretazioni con le associazioni libere del paziente successive ad
esse, trovando che, oltre alle sequenze comunicative consce e in parallelo
ad esse, si trovavano sequenze comunicative inconsce. Le libere associazioni
dei pazienti infatti comunicano le loro corrette percezioni inconsce delle
implicazioni degli interventi dell'analista.< /br>
L’approccio comunicativo si chiama così proprio perché sostiene che
il sistema inconscio è capace di percepire e di comunicare verbalmente
le sue percezioni utilizzando narrazioni, analogie e simboli, mentre il
sistema conscio del paziente rimane ignaro di ciò che sta percependo/comunicando
il sistema inconscio. |
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